Mi chiamo Maurizio Poggetti, sono un istruttore di nuoto ed
insegno dal 2000 all’ interno delle piscine Comunali strutture
ricettive e centri fitness. Mi piace molto insegnare e cerco di
farlo con passione: credo che un istruttore debba avere molte
doti ed essere un pò curioso, facendo il proprio lavoro senza
pensare di aver trovato la ricetta giusta per comunicare.
Proprio la curiosità mi ha spinto a maggio del 2017 dopo un corso di nuoto per adulti ed il relativo caffè post allenamento a parlare di scacchi con il mio amico Marco, istruttore di scacchi.
Ci chiedevamo come sarebbe stato mettere gli scacchi dentro una piscina, quale fosse la risposta dei bambini e come poterlo fare, domande con tanti dubbi ma da quel momento ho pensato: perché no? Infatti proprio da ottobre del 2017 all’inizio della scuola nuoto, presso la struttura dove lavoro (Ego Anima e Corpo ) ho iniziato la mia “sperimentazione “ di questo metodo su tre gruppi di bambini.
Il progetto è iniziato con la curiosità di mettere assieme due realtà lontane il nuoto (acqua) e gli scacchi (terra) basandomi sugli stessi step di insegnamento che vengono usati per insegnare il gioco degli scacchi, così da inserirli nel mondo acquatico pensando di ottenere buoni risultati riguardo le tappe evolutive del bambino.
La lezione è complessivamente di circa 45-50 minuti, l’inserimento di tale metodologia prevede non più di 20-25 minuti ed è rivolta ad una fascia di età che va dai 4 ai 7 anni.
Quello che voglio proporre è far convivere le varie caratteristiche e le difficoltà con i molteplici aspetti positivi di integrazione e socializzazione, aumentando le potenzialità dei bambini (mente – corpo).
Il protocollo prevede 16 lezioni una a settimana con gruppi di bambini scelti all inizio, ed un test finale a terra, dove essi verranno messi davanti ad una scacchiera con due istruttori di scacchi, i quali valuteranno ciò che i bambini hanno assimilato. La valutazione step dopo step viene eseguita anche da me: valutando non solo l’ aspetto emozionale ed aggregante ma anche quello didattico del nuoto e degli scacchi.
I bambini sono stati attratti da questo gioco: hanno apprezzato la novità dimostrando fiducia e autostima di se stessi. Il tutto si è integrato anche con il nuoto per cui il miglioramento è andato di pari passo.